CANALE
A Venezia non ci sono “vie” ma CALLI.
CALLE è il nome comune per indicare una strada piuttosto lunga e stretta.
Questo termine deriva dal latino “callis” che significa sentiero, viottolo.
A Venezia esistono oltre 3000 calli.
Oltre a calle possiamo trovare anche i termini CALLETTA, CALLESELLA, CALLE LUNGA, CALLE LARGA.
Le calli cieche, che sbucano cioè su un campo senza sbocco o su di una abitazione privata, si chiamano RAMI.
La calle particolarmente importante per le attività commerciali installate numerose fin dall’antichità si chiamano RUGA.
Alcune calli sono molto strette come Calle Varisco che nella sua parte finale misura solamente 53 centimetri.
Calle Stretta è larga, solo 65 centimetri, Calle Ca’ Zusto 68 centimetri.
Molte
calli hanno nomi caratteristici.
“Calle dei Assassini” è scura e con molti anfratti e sembra essere stata nel
passato il luogo ideale per gli agguati. Qui sarebbero avvenuti numerosi
delitti.
Questa calle veniva un tempo attraversata da un rio ora interrato e chiamato
“Rio Terà dei Assassini”.
Secondo la tradizione, ai piedi del ponte che attraversava questo rio, nel 1507
fu trovato il corpo pugnalato a morte di Alvise Guoro, un giovane nobile
veneziano che si dilettava nell’importunare le ragazze.
Del suo assassinio fu accusato un giovane “fornareto” (panettiere) che per sua
sfortuna passava di là. Si chiamava Piero Faccioli detto “Fasiol” (fagiolo).
Fu dopo la sua esecuzione avvenuta in Piazza San Marco tra le due colonne che
si scoprì che il povero fornareto era innocente.
Pare che per ricordare questo errore giudiziario, da allora fino alla fine
della Serenissima Repubblica di Venezia, prima di ogni sentenza venisse
ripetuta per tre volte la frase :”Ricordeve del poaro fornareto”.
Forse è per ricordare questa vicenda che fin dal 1507 sul alto sud della
Basilica di San Marco ci sono due lumini rossi accesi (oggi lampadine).
Ci sono calli che richiamano nel nome i mestieri
che vi si svolgevano: Calle del Pestrin (lattaio), Calle del Pistor (panettiere),
Calle del Fruttarol (fruttivendolo), Calle Fiubera (dove si confezionavano le
fibbie per le scarpe), Calle del Scaleter….Gli scaleteri erano i pasticceri
di Venezia che, in occasione di feste particolari e per i matrimoni, preparavano
le “scalete”, specie di cialde sottili e fragili su cui erano impressi dei
segni simili ai gradini di una scala. Oggigiorno di questi dolci non c’è più
traccia.
La calle più famosa di Venezia è quella delle Mercerie nel Sestiere di San
Marco.
Fin dai primissimi tempi della Repubblica di Venezia qui si commerciavano le
merci preziose provenienti dai mercati lontani.
La passeggiata di circa dieci minuti delle Mercerie vi porterà da Rialto a
Piazza San Marco oggi è un susseguirsi di negozi di vario genere.